Senigallia e le sue Valli
1 Aprile 2022 Chiesa della Pace fino al 1930

SENIGALLIA/16 CITTÀ E DINTORNI S. MARIA DELLA PACE

la Voce Misena

26 novembre 2015

Due passi in città

Città e dintorni S. Maria della Pace

ITINERARI

La ‘settimana rossa’ del 1914 fu particolarmente violenta a farne le spese fu anche l’antica chiesa della Pace

La nostra passeggiata inizia dal Tabernacolo posto in memoria della sito originario della Chiesa della Pace di Senigallia che si trova in via Monte Grappa di fianco al bar Graziella che fa da angolo con via Giuseppe Verdi.

Edicola a memoria della Chiesa della Pace in via Monte Grappa a Senigallia
Edicola a memoria della Chiesa della Pace in via Monte Grappa a Senigallia

La Chiesa della Pace nella sua prima edificazione fu voluta da Papa Pio IX nel 1851 e i lavori procedono alacremente tanto da terminare già nel 1854, che fu anche l’anno della definizione del dogma dell’immacolata Concezione.

La chiesa fu incendiata nel 1914 durante la Settimana Rossa. Il giornalista e storico senigalliese Andrea Pongetti, in un articolo del 2012 la descrive così: “Tra il 7 e il 14 giugno del 1914, si sviluppò, dapprima ad Ancona, e subito dopo nelle città limitrofe (a partire da Senigallia) e nel resto d’Italia, la Settimana Rossa, insurrezione rimasta celebre anche perché sedata dalle forze dell’ordine attraverso il fuoco sui manifestanti.

Chiesa della Pace in Senigallia (1860) Bottega Romana
Chiesa della Pace in Senigallia (1860) Bottega Romana

Il 7 giugno 1914, ad Ancona, un comizio antimilitarista svolto alla presenza di un pubblico piuttosto numeroso composto soprattutto da anarchici, sindacalisti, repubblicani, socialisti e alla presenza tra gli altri di Errico Malatesta e Pietro Nenni, degenerò – ancora oggi gli storici divergono sui modi – determinando, dopo l’intervento degli agenti della forza pubblica che spararono sulla folla, la morte di tre dimostranti.

Settimana Rossa - Avanti! del 9 giugno 1914
Settimana Rossa – Avanti! del 9 giugno 1914

Da qui, l’indignazione e i moti di rivolta si propagarono per il resto della Provincia, della Regione, e in altre parti d’Italia, traendo comunque origine da motivazioni ben più profonde: un clima di malessere economico e sociale aveva messo in ginocchio la popolazione e la Guerra di Libia non aveva fatto che accrescere la rabbia per quella che era interpretata soltanto come una politica estera espansionista, compiuta “sulla pelle” delle masse: la stessa politica, poco dopo, avrebbe portato allo scoppio della Prima Guerra Mondiale.

A Senigallia venne proclamato uno sciopero generale e alcuni insorti occuparono luoghi come la ferrovia, il porto, alcune importanti strade di accesso, innalzando barricate.

Nell’occasione, alcune chiese, come quella della Croce e di San Rocco, subirono dei danni, mentre quella della Pace fu data alle fiamme, in un moto che proprio in quella che era stata la città di Pio IX (morto 36 anni prima) assunse caratteri non soltanto antireazionari, ma pure anticlericali.

In qualche giorno la rivolta venne domata, ma furono diversi i senigalliesi arrestati per i fatti di quei giorni”. Dopo i moti del ‘14 la Chiesa della Pace fu risistemata. Nel 1930, però, il terremoto squarcia l’abside e lesiona gravemente il muro perimetrale, obbligando la demolizione dell’edificio.

Per volontà di Pio XI la Chiesa viene ricostruita, scegliendo l’attuale sito in via Sanzio e consacrata solennemente nel 1934, nel giorno della festa di S. Rita.

L’attuale Chiesa Parrocchiale di S. Maria della Pace ha perso il carattere ottocentesco del primo edificio: sulla facciata esterna della Chiesa sono bene in vista due semicolonne sopra le quali si trovavano le statue di S. Pietro e di S. Paolo.

Chiesa di santa Maria della Pace a Senigallia
Chiesa di santa Maria della Pace a Senigallia

Sopra il portale d’ingresso invece, all’interno di uno spazio semicircolare, vi è in bassorilievo l’immagine di Maria e il Bambino Gesù.

L’interno della Chiesa, a navata unica, ha due cappelle laterali, una delle quali accoglie il coro e l’organo, mentre l’altra è dedicata a S. Rita (22 maggio) a cui è profusa una sentita devozione.

Nella navata su due mensole sono collocate la statua di S. Giuseppe con in braccio Gesù Bambino e quella del Sacro Cuore di Gesù. Del 1964 è il Fonte Battesimale, posto in prossimità dell’ingresso, sulla sinistra, abbellito da una ceramica raffigurante il Battesimo del Signore.

Uno scalino separa il Presbiterio dal resto della chiesa: l’altare, il tabernacolo, l’ambone, la sede e la croceil tutto in ceramica – colpiscono per il loro stile particolare. Tra tutti l’ambone si caratterizza per la presenza in rilievo dei quattro evangelisti, raffigurati nella classica iconografia.

Abside della chiesa di santa Maria della Pace a Senigallia
Abside della chiesa di santa Maria della Pace a Senigallia

Gli evangelisti compaiono anche nella vela dell’abside, accanto all’Agnello, simbolo del Cristo. Sulla parete di fondo dell’abside poliedrica illuminata da due vetrate policrome con scene evangeliche, è la nicchia che ospita la statua della Madonna della Pace.

pagina a cura di Mario Maria Molinari

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