Piero Fassino, intervistato da Massimo Giannini il 13 luglio 2009 negli studi di Repubblica Tv, commenta così l’ipotesi di candidatura di Beppe Grillo alle primarie per segreteria del Pd. Lo esorta a fondare un partito: “Se Grillo vuole fare politica –  diceva – fondi un partito, metta in piedi un’organizzazione. Si presenti all’elezioni e vediamo quanti voti prende. Perché non lo fa?”

Video: Piero Fassino e la profezia su Grllo

Piovono Rane

di Alessandro Gilioli

L’Espresso 16 luglio 2009

Beppe Grillo e il re nudo

Edmondo Berselli da L’espresso in edicola domani:

«Era un’ottima notizia che Beppe Grillo fosse candidato, con le sue maniere scandalistiche, alle primarie del Pd. (…)

Ogni posizione va portata dentro la realtà vera. Cioè va misurata. Altrimenti rimane un bluff. La candidatura di Beppe Grillo inseriva un primo elemento di verità perché ha costretto a rivelare il bizantinismo dello statuto del Pd; ne avrebbe inserito un secondo, molto più forte, perché se effettivamente colui che i telegiornali di regime chiamano «il comico genovese» avesse partecipato alle primarie di ottobre, avremmo avuto la possibilità di conoscere la sua consistenza effettiva, numerica, quantificabile, tutta al di là dell’alone mediatico dei blog, dei Vaffa Day, del facile consenso degli “indignati”. (…)

Per questo non ci si può permettere di esorcizzare Grillo come ha fatto Piero Fassino, segnalando il rischio “Helzapoppin’”. La politica è la politica, chiunque entri in campo.

Dopo di che, chi ha qualcosa da dire, ma di reale e oggettivo, parli, discuta, convinca. Altrimenti c’è solo conformismo, convenzioni, politica politicante. Grillo non avrebbe vinto le primarie, ma la sua esclusione mostra la nudità del re».

Beppe Grillo nudo sulla copertina di Internazionale del maggio 2005
https://www.internazionale.it/opinione/beppe-grillo/2005/05/06/ho-visto-il-futuro

Pd, Grillo si candida alle primarie “Offro un’alternativa al nulla”

Il comico-blogger: “Dopo Berlinguer c’è stato il vuoto”. L’annuncio diffuso dai suoi sostenitori anche su Facebook. “E’ una cosa seria, mi iscrivo al partito e raccolgo le 2000 firme” Fassino: “Non possiamo dargli la tessera, ci ha sempre attaccati”

La Repubblica

12 luglio 2009

GENOVA – E’ “una cosa serissima. Mi iscrivo al partito e raccoglierò tutte le 2000 firme”. Altro che boutade da comico. Beppe Grillo prima lo annuncia sul suo blog. E poi lo conferma: la decisione di candidarsi alle primarie del Partito democratico non è affatto una provocazione. Ma una scelta politica ben precisa. Vuole essere il quarto candidato dopo Dario Franceschini, Pierluigi Bersani e Ignazio Marino: “Partecipo per rifondare un movimento che ha tolto ogni speranza di opposizione a questo Paese, per offrire un’alternativa al nulla”, scrive Grillo sul suo blog. Tutto il Pd gli chiude la porta. Fassino: “Non è una cosa seria”. Laconico Marino: “E’ una buona notizia, abbiamo un tesserato in più”.

“Dopo Berlinguer il vuoto”. L’annuncio è stato diffuso da alcuni suoi sostenitori anche su Facebook e sta raccogliendo già adesioni e commenti. “Il 25 ottobre ci saranno le primarie del ‘Pdmenoelle’. Voterà – scrive tra le altre cose Grillo – ogni potenziale elettore. Chi otterrà più voti potrà diventare il successore di gente del calibro di Franceschini, Fassino e Veltroni. Io mi candiderò. Dalla morte di Enrico Berlinguer nella sinistra c’è il vuoto. Un vuoto di idee, di proposte, di coraggio, di uomini. Una sinistra senza programmi, inciucista, radicata solo nello sfruttamento delle amministrazioni locali. Muta di fronte alla militarizzazione di Vicenza e all’introduzione delle centrali nucleari. Alfiere di inceneritori e della privatizzazione dell’acqua. Un mostro politico, nato dalla sinistra e finito in Vaticano”.

Il programma. Sul suo sito Grillo parla anche del programma. “Sarà quello dei Comuni a Cinque Stelle a livello nazionale, la restituzione della dignità alla Repubblica con l’applicazione delle leggi popolari di ‘Parlamento Pulito’ e un’informazione libera con il ritiro delle concessioni televisive di Stato ad ogni soggetto politico, a partire da Silvio Berlusconi”.

“Temi troppo duri – conclude Grillo sul suo blog – per le delicate orecchie di un Rutelli e di un Chiamparino. Ci sono milioni di elettori del ‘PDmenoelle’ che vorrebbero avere un ‘PDcinquestelle’. Con questo apparato non hanno alcuna speranza. Il ‘PDmenoelle’ è l’assicurazione sulla vita di Berlusconi, è arrivato il momento di non rinnovare più la polizza. Arrivederci al 25 ottobre!”.

Il “bad Pd”. L’annuncio sul blog trova conferma nelle parole dello stesso Grillo. Che spiega: “Facciamo il ‘bad Pd’ e il ‘good Pd’, come le bad company e le good company, come l’Alitalia. Mi sono deciso perché ci sono tantissimi giovani che condividono le cose che faccio, le proposte e le idee che porto avanti, anche la Debora Serracchiani ha spiegato che era d’accordo con me su un sacco di cose, anche se poi non se ne è più parlato”.

“Voglio andare al congresso – insiste – a parlare ai giovani del Pd, spiegare loro le nostre proposte e capire se le condividono: sono le idee delle energie rinnovabili, della mobilità eco-compatibile, del wi-fi libero e gratuito, della raccolta differenziata porta a porta. Sono idee, non ideologie”.

Le reazioni. L’area organizzazione del Pd rilascia un comunicato “tecnico”, specificando che il candidato deve essere iscritto al partito. Dalla Festa del Pd di Roma è duro Piero Fassino: “Grillo non è iscritto al Pd e lo ha attaccato di continuo. La sua candidatura è un boutade un po’ provocatoria e non c’è alcuna ragione per considerarla una cosa seria.

Bisogna vedere se noi accettiamo la sua iscrizione al partito e non penso che si possa accettare. Per correre per la segreteria non basta l’iscrizione, perchè qualsiasi associazione al mondo non accetta chi aderisce in modo strumentale ma ritiene che ogni adesione debba essere vera e sincera ai valori e allo finalità del Partito. Per me la cosa finisce qua”.

Mario Adinolfi, in corsa alle primarie anche questa volta, dichiara: “Ben venga Grillo, se fa politica. I burocrati non impediscano la sua candidatura”.

Marco Travaglio definisce la candidatura “la notizia più divertente del decennio”. “Quando ci provarono Di Pietro o Pannella, i dirigenti del Pd trovarono non so quale geroglifico per escluderli”. Giorgio Merlo (Pd) si chiede ironicamente se Grillo “farà comizi gratuiti o a pagamento”.

Per il leader dell’Idv Antonio Di Pietro “La candidatura di Grillo a segretario del Pd è una gran bella notizia. Così anche noi dell’Italia dei Valori potremo avere interlocutori ai quali non fa schifo dialogare con la nostra forza politica, salvo poi cercare voti al momento delle elezioni come pretendono i notabili del Pd”.

Mentre Fausto Raciti, presidente nazionale dei giovani Pd, parafrasando “un motto molto in voga nel ’68”, si rivolge a Grillo annunciando che “uno sbadiglio lo seppellirà”.

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