I diritti di partecipazione dello Stato di Palestina saranno aggiornati in tempo per la 79esima Sessione dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite a New York (22 – 30 settembre 2024)
Il 10 maggio 2024, l’Assemblea dell’Onu ha approvato una risoluzione che riconosce la Palestina come qualificata per diventare membro a pieno titolo delle Nazioni Unite.
Avrà il diritto di essere seduto tra gli Stati membri in ordine alfabetico; fare dichiarazioni a nome di un gruppo. Introdurre, presentare e co-sponsorizzare proposte ed emendamenti.
Sollevare mozioni procedurali, comprese le mozioni d’ordine e le richieste di mettere ai voti le proposte.
Essere eletti come funzionari nella plenaria e nei Comitati principali dell’Assemblea Generale.
Partecipare pienamente ed efficacemente alle conferenze e agli incontri ONU e internazionali convocati sotto gli auspici dell’Assemblea Generale o, se del caso, sotto gli auspici di altri organi delle Nazioni Unite.
Tuttavia, lo Stato di Palestina non ha ancora il diritto di votare all’Assemblea Generale o di presentare la propria candidatura agli organi delle Nazioni Unite. In base ai suoi termini, la risoluzione ha stabilito che lo Stato di Palestina è qualificato per diventare membro a pieno titolo delle Nazioni Unite, esortando il Consiglio di Sicurezza (il cui parere è vincolante) a considerare favorevolmente la sua piena adesione.
La risoluzione adottata, è intitolata “Ammissione di nuovi membri alle Nazioni Unite” (documento https://undocs.org/A/ES-10/L.30/Rev.1) che aggiorna i diritti dello Stato di Palestina alle Nazioni Unite. Il testo ha ottenuto 143 voti a favore, 9 contrari e 25 astensioni.
Uno dei primi atti dell’Onu fu la risoluzione 181 del 29 novembre 1947 che a gran maggioranza spartì la Palestina in due Stati: uno ebraico, uno arabo. Il primo nacque nei confini assegnati dall’Onu il 14 maggio 1948. Il testo ha ottenuto 33 voti a favore, 13 contrari e 10 astensioni.
Si veda il comunicato stampa GA/12599 https://press.un.org/en/2024/ga12599.doc.htm